OptiWize non è (solo) una piattaforma: è un cambio di mentalità
Dimentica configurazioni manuali e operatività artigianale: con OptiWize standardizzi, automatizzi e trasformi la rete in un asset scalabile.
Quando parliamo di OptiWize, la maggior parte delle persone pensa subito a una piattaforma per gestire router MikroTik.
Provisioning automatico, SDWAN, backup, monitoraggio, troubleshooting… tutto vero.
Ma è solo l’inizio.
Chi usa OptiWize davvero, non ha semplicemente aggiunto uno strumento.
Ha cambiato approccio.
Ha smesso di “gestire” la rete.
Ha iniziato a governarla.

Il vero switch non è tecnologico. È mentale.
Senza OptiWize, il flusso tipico è questo:
  • il router arriva
  • qualcuno lo configura (a mano)
  • lo collega (a mano)
  • lo monitora (forse)
  • lo aggiorna (quando se lo ricorda)
  • e spera che vada tutto bene
Con OptiWize invece:
  • il router arriva
  • si collega, si registra, si configura da solo
  • finisce nel tenant giusto
  • viene monitorato proattivamente
  • ha backup giornalieri
  • e ti avvisa se c’è anche solo un’anomalia
Non è una piattaforma.
È un cambio culturale: da operatività artigianale a modello scalabile.

Chi non è pronto, la usa male.
Lo vediamo spesso: chi arriva da anni di configurazioni fatte a mano, script custom, fogli Excel, ticket aperti “quando capita”…
…inizialmente resiste al cambiamento.
Vuole la piattaforma, ma non vuole cambiare metodo.
Allora copia/incolla gli script, carica a mano gli apparati, ignora le automazioni.
E poi dice: “Non vedo il vantaggio.”
Normale.
OptiWize dà il massimo solo se sei disposto a lavorare in modo nuovo.

OptiWize impone uno standard. Ma ti libera.
Chi ha più di 50 router da gestire ha solo due scelte:
  1. Continuare a lavorare a colpi di SSH, backup locali, foglietti sparsi.
  2. Scegliere uno standard, centralizzare la gestione, e rendere la rete un asset, non un rischio.
OptiWize ti impone uno standard, sì.
Ma è uno standard che ti fa scalare, che ti fa risparmiare tempo, che ti permette di delegare.
Quando hai un team di tecnici che parlano lingue diverse, lo standard è ciò che ti salva.
Quando hai 300 clienti, è ciò che ti fa dormire la notte.

Non è una feature. È un framework operativo.
Ogni modulo di OptiWize (SDWAN, provisioning, monitoring, backup…) non è solo una funzione.
È un pezzo di metodo:
  • Provisioning = “Smettila di configurare. Inizia a dichiarare.”
  • SDWAN = “Non inventarti soluzioni ad hoc. Usa un flusso definito.”
  • Backup = “Non fidarti della memoria. Automatizza tutto.”
  • Monitoring = “Non aspettare le chiamate. Anticipale.”
Se non cambi il tuo approccio, usi OptiWize come un pannello di controllo.
Se cambi testa, usi OptiWize per scalare un business.

Chi ha cambiato mentalità, ha cambiato risultati.
  • C’è chi ha ridotto i tempi di provisioning da 2 ore a 2 minuti.
  • C’è chi ha migrato 5000 apparati senza un errore.
  • C’è chi ha trasformato la gestione dei router in un servizio vendibile a canone.
Tutti hanno usato la stessa piattaforma.
Ma la differenza l’ha fatta la mentalità.

Conclusione
OptiWize non è un tool. È un modo di pensare.
È il passaggio da una rete “gestita a vista” a una rete orchestrata, controllata, prevedibile.
Chi cerca un pannello carino, non ha capito.
Chi cerca un modo nuovo di lavorare, lo trova.
“Non abbiamo costruito solo un prodotto. Abbiamo codificato un metodo per gestire le reti come si gestiscono le aziende: con standard, strumenti, visione.”
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